Gli ormoni del sonno come influiscono sul nostro un corretto riposo?

E’ scientificamente provato che una serena notte di sonno contribuisca ad un miglioramento della qualità della propria vita.

Gli studi svolti dalla World Association of Sleep Medecine rivelano che quasi il 50% della popolazione soffra di disturbi del sonno. A seguito di tali disturbi sono stati registrati problemi di nervosismo, di sonnolenza e di affaticamento, fino ad arrivare ad una diminuzione delle aspettative di vita per chi dorme male o poco abitualmente.

Vediamo, quindi, nel dettaglio che cosa si può fare per stimolare un corretto riposo, considerando che passeremo almeno un terzo della nostra vita a dormire.

CHE COSA REGOLA IL SONNO?

Precisiamo subito che esistono due tipi di sonno che si alternano nel corso del nostro riposo: REM, ossia la fase in cui avviene circa l’80% dei sogni, considerato di primaria importanza proprio perchè influisce sulle funzioni cognitive, addirittura attivando durante la veglia le aree del cervello coinvolte nelle funzioni intellettive; NON-REM, strutturato in quattro fasi a durata variabile, considerato come un sonno meno profondo in quanto riguarda la prima fase di addormentamento.

Il sonno è controllato da un orologio biologico chiamato “ciclo circadiano” che ha una durata di 24 ore. Tale ciclo viene regolato da vari elementi, il principale è la condizione di buio e luce che incide sul nostro sistema nervoso. Quando i nostri occhi vengono colpiti dal fascio di luce inviano l’informazione a parti del cervello che innescano dei processi endogeni. Sistema nervoso, muscoli e cuore si organizzano per il nostro risveglio, consentendoci così di svolgere le nostre consuete abitudini.

Il buio, invece, attiva la produzione di melatonina e simili sostanze con funzione soporifera. Il nostro corpo presenta, quindi, un sistema di attivazione interno che ci permette di controllare il ciclo sonno-veglia, il cui equilibrio è fondamentale per la nostra salute.

Vediamo più nel dettaglio, quindi, quali sono gli ormoni che vengono prodotti durante il sonno.

QUALI ORMONI SI PRODUCONO DURANTE IL SONNO?

Gli ormoni sono messaggeri chimici, prodotti da ghiandole endocrine, che hanno lo scopo di stimolare e regolare funzioni quali la crescita, l’aumento muscolare, la fame, la riproduzione, lo sviluppo sessuale ed anche il sonno.

Il nostro corpo produce ormoni durante tutto il ciclo vitale, iniziando con la stimolazione della crescita per poi occuparsi del mantenimento della salute del corpo. La maggior parte dei processi considerati come fondamentali vengono controllati proprio dagli ormoni.

In particolare, durante il sonno, il principale ormone prodotto è la melatonina: generato dalla ghiandola pineale, collocata nel cervello, con fondamentale funzione per il ciclo sonno-veglia. Il picco massimo di produzione della melatonina è tra le 2 e le 4 di notte e più ci si troverà al buio e più melatonina verrà prodotta.

Tuttavia, durante la notte non viene prodotta soltanto la melatonina, ma ci sono anche altri ormoni che vengono rilasciati. L’ipofisi, per esempio, produce l’ormone della crescita (GH) che presenta la funzione di riparazione e sviluppo del corpo stesso.

COSA RIDUCE LA MELATONINA?

Per garantire, quindi, al nostro corpo un adeguato sonno, l’organismo dovrà mantenere una produzione equilibrata di melatonina. Ci sono, tuttavia, delle condizioni che diminuiscono la produzione di questo ormone.

Prima di tutto bisogna dire che la melatonina verrà prodotta in minore quantità con l’avanzare dell’età; tra le persone anziane, infatti, si registra un alto numero di problemi legati a disturbi del sonno, quali l’insonnia.

Un’altra condizione che determina una produzione maggiore o minore di melatonina sono le stagioni: durante l’estate c’è un ciclo produttivo più breve, in inverno invece i cicli produttivi sono di maggiore durata. L’inverno, quindi, è caratterizzato da una maggiore produzione di melatonina, l’estate invece da una minore produzione.

Ulteriore elemento che può comportare una riduzione nella produzione di melatonina è la presenza di fonti luminose e di rumori. E’ molto comune, ad esempio, l’addormentarsi con la televisione accesa, tuttavia, tali fasci di luce sono nemici del sonno e fanno diminuire le possibilità di dormire bene. Medesimo discorso vale per i rumori eccessivi, i quali rendono difficile per il nostro cervello prendere sonno.

Troviamo, poi, fattori quali stress ed una alimentazione non equilibrata quali nemici della produzione di melatonina. Lo stress, infatti, modifica l’equilibrio del nostro organismo, comportando un aumento nel sangue di ormoni quali il cortisolo, ossia l’ormone dello stress. L’alimentazione equilibrata, invece, consistente in un maggiore consumo calorico durante la mattinata ed un pasto più leggero nella seconda parte della giornata, garantisce un sonno senza continui risvegli e quindi un buon riposo.

Infine, è utile ricordare come l’assunzione di bevande alcoliche o a base caffeina, così come il tabacco, inducano una diminuzione della produzione di melatonina.

E’ necessario, quindi, condurre uno stile di vita regolare e sano affinchè il proprio ciclo sonno-veglia ne tragga vantaggio.

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