Il materasso antiacaro: quali caratteristiche deve avere e come sceglierlo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che entro il 2025 il 50% della popolazione sarà affetta da diverse allergie, causate non solo da inquinamento atmosferico, ma anche dal materasso su cui doriamo! Ma come è possibile? Scopriamolo insieme. 

Il materasso antiacaro anallergico

Molte persone si accorgono dopo anni di non riuscire a dormire serenamente. Naso chiuso, prurito agli occhi e irritazioni alla pelle, sono solo alcune delle problematiche causate da acari, polvere e batteri che risiedono nei nostri materassi.

Gli acari sono degli artropodi di piccolissime dimensioni (sotto il millimetro), non visibili a occhio nudo e con una vita media di tre mesi. In passato si ipotizzava che fosse la polvere stessa, contenente allergeni, a scatenare allergie in soggetti sensibili. Solo recentemente si è scoperto che, invece, i responsabili delle sensibilizzazioni a tali allergeni sono gli acari della polvere.

Si tratta di parassiti che si nutrono di sostanze organiche come cellule morte, forfora e piccoli animali, in grado di scatenare problematiche respiratorie come asma e sinusite. In realtà non è l’acaro in sé che provoca allergia, ma sono le sue feci che, mescolandosi alla polvere, vengono inalate da tutti noi durante la notte.

I sintomi dell’allergia causata dagli acari della polvere possono essere sia respiratori che cutanei.

Oltre a tosse e difficoltà respiratoria, in alcuni casi si possono manifestare anche arrossamento degli occhi e irritazioni della pelle. Infatti, il morso di un acaro sulla nostra pelle può provocare bolle pruriginose e successivamente dermatiti allergiche. Umidità e scarsa ventilazione possono peggiorare la sintomatologia causata dall’acaro della polvere.

Il materasso è l’habitat ideale per questi piccoli animali, in quando raccoglie ogni notte una grande quantità di cellule morte e fluidi corporei che donano loro nutrimento, favorendone la proliferazione. È importante non sottovalutare questa problematica, e se si manifesta anche solo uno dei sintomi sopra elencati significa che è arrivato il momento di scegliere un materasso anallergico e antiacaro. Questi tipi di materassi sono composti da materiali in grado di ridurre al minimo la presenza di acari al loro interno, salvaguardando la nostra salute. Le fibre sintetiche impiegate in queste lavorazioni riducono al minimo il rischio di deposito di acari e batteri, attratti invece da fibre naturali. Inoltre devono essere traspiranti, mantenendo una temperatura costante sia in estate che in inverno. Questa caratteristica impedisce la formazione di umidità che è terreno fertile per i microorganismi che insediano i nostri letti.

In commercio esistono tantissime tipologie di materassi antiallergici, scopriamoli tutti!

Il materasso in lattice antiacaro

Contrariamente a quanto si possa pensare, il materasso in lattice è considerato anallergico e antiacaro nonostante si tratti di una sostanza naturale. La schiuma di lattice che costituisce questo materasso è composta per il 25% da sostanze naturali e per il restante da lattice sintetico. Questa conformazione rende il materasso resistente agli acari e alle altre sostanze irritanti.

Il materasso antiallergico in memory foam

Il materasso in memory foam è caratterizzato da una componente chimica che impedisce la formazione di acari e batteri al suo interno. Il memory foam è un materiale schiumoso composto da varie sostanze chimiche, tra le quali il poliuretano espanso. Queste sostanze conferiscono al materasso densità e viscosità che impediscono la proliferazione di questi piccoli animali.

Il materasso in memory è quello più indicato per prevenire allergie e reazioni avverse.

Il materasso a molle antiacaro

Quando la nostra scelta ricade su un materasso a molle, è importante capire di che materiale è rivestita la struttura metallica per stabilire se è anallergico o meno.

Questo tipo di materasso è il meno indicato in caso di ipersensibilità agli acari. La struttura a molle lascia degli spazi vuoti al suo interno, favorendo il deposito della polvere con conseguente possibile riproduzione di acari e batteri.

Materasso anallergico in poliuretano espanso

Il poliuretano è un materiale sintetico e versatile che viene utilizzato per diversi scopi. Quando viene impiegato come componente di un materasso è altamente traspirante e antiacaro.

La miscela di isocianato e poliolo che compongono questo particolare materasso donano un perfetto sostegno del corpo durante le ore notturne, migliorando la postura di chi dorme.

Come deve essere il rivestimento di un materasso antiacaro

Oltre alla struttura interna del materasso, è importante anche il tipo di rivestimento che scegliamo di utilizzare. Le fodere, infatti, sono una delle parti preferite dagli acari e prediligere quelle composte da fibre anallergiche e sintetiche è fondamentale per ridurre la loro moltiplicazione all’interno del materasso stesso.

Quando si decide di acquistare un materasso anallergico e antiacaro è indispensabile sceglierne uno con il rivestimento sfoderabile e lavabile. Per questo motivo sarebbe opportuno controllare sempre l’etichetta e assicurarsi che il rivestimento sia lavabile anche ad alte temperature (60 gradi), senza intaccare le qualità del materasso. I rivestimenti antiacaro sono caratterizzati da una trama molto fitta con pori di un diametro ideale a non permettere il passaggio degli acari. Solitamente si tratta di un diametro inferiore a 10u, in grado di bloccare i microorganismi che alla lunga andrebbero a infestare il nostro materasso.

Gli ioni d’argento vengono ampiamente utilizzati in questi tipi di materassi e rivestimenti, grazie alle loro proprietà antimicrobiche, antibatteriche e antistatiche. Precisamente, l’effetto antiacaro che caratterizza i rivestimenti e materassi trattati con ioni d’argento è dato dalla loro capacità di creare una corrente di ioni d’argento che vengono assorbiti dal batterio o virus e lo distruggono agendo sulla loro membrana cellulare.

Quanto dura il materasso antiacaro?

Quando siamo in procinto di acquistare un nuovo materasso investire in un prodotto di qualità influisce sulla vita del materasso stesso. Un buon materasso avrà sicuramente una vita più lunga rispetto ad un materasso composto da materiale scadente.

Quando è necessario sostituirlo?

Generalmente, un materasso tradizionale andrebbe sostituito ogni 10 anni di utilizzo, tempistica che cambia in base alla tipologia e al materiale che compongono invece un materasso antiacaro e anallergico.

Scopriamo insieme la durata dei vari materassi:

  • Materassi in lattice antiacaro: 8 anni
  • Materassi in memory foam antiacaro: 7 anni
  • Materasso in poliuretano espanso antiacaro: 10 anni
  • Materasso a molle antiacaro: 5,5 anni

Queste tempistiche possono ovviamente variare da caso a caso, importante è valutare che il materasso nel tempo non abbia perso le sue qualità iniziali, costringendoci a sostituirlo prima.

Gli elementi da valutare sono i seguenti:

  • Eventuali strappi o cedimenti del materasso in alcuni punti.
  • Perdita di supporto strutturale del materasso stesso.
  • Svegliarsi con dolori, ad esempio alla schiena.
  • Soffrire da qualche tempo di insonnia, quindi essere sempre stanchi nonostante le ore dormite.
  • Il ripresentarsi di allergie o irritazioni, come conseguenza della perdita della funzione antiacaro che caratterizza il materasso.

Esistono dei segreti per far durare più a lungo il nostro materasso. Scegliere una rete adatta al tipo di materasso scelto è il primo passo per mantenerlo in forma e farlo durare più a lungo. Anche una buona pulizia del materasso concorre nel preservarlo per più tempo. Utilizzare periodicamente un’aspirapolvere permette di eliminare eventuale polvere depositata all’interno del materasso, evitando la riproduzione di batteri e virus al suo interno. Inoltre, arieggiare il nostro materasso ogni mattina e girarlo periodicamente, permette di mantenerlo fresco e pulito senza incorrere nel pericolo di creare un ambiente favorevole per acari e batteri.

In conclusione, la durata del materasso dipende sì dalla sua composizione e struttura interna, ma in parte anche dalla cura e manutenzione che gli riserviamo giornalmente. Un materasso pulito e igienizzato durerà sicuramente più a lungo di un materasso trascurato, con presenza di macchie ad esempio.

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