Il riposino pomeridiano è un’abitudine molto diffusa, ma che non tutti possono permettersi. Molti però sono convinti che non faccia così bene. Scopriamo quindi quali possono essere i benefici e le controindicazioni del concedersi qualche minuto di riposo dopo il pranzo.
Un bene o un male?
C’è chi sostiene il proverbio “chi dorme non piglia pesci” o pensa addirittura che dormire dopo pranzo faccia male e chi, contrariamente pensa che sia tutt’altro che una perdita di tempo! Come in tutte e cose ovviamente la verità sta nel mezzo. Il sonnellino infatti, se dosato nei tempi e nella frequenza può essere veramente un grande toccasana per mente e corpo.
Quali sono quindi le regola da seguire per concedersi una pennichella rigenerante? Cosa bisognerebbe evitare? Quanto devo durare il riposo pomeridiano?
Una buona abitudine
Numerosi studi affermano che le brevi pennichelle pomeridiane sono in grado di migliorare le funzioni cerebrali, la capacità di pensiero e la memoria delle persone di tutte le età, anche gli anziani. L’orologio biologico detta chiaramente i momenti di bisogno di riposo da parte del nostro corpo: uno alla sera e uno che cade esattamente dopo pranzo. Il nostro corpo in questi momenti chiede proprio di rilassarsi e chi ne ha la possibilità dovrebbe cogliere il momento postprandiale per un breve riposo rigenerante.
Benefici
Un breve riposo a metà giornata è in grado di renderci meno impulsivi e più tolleranti, anche nell’affrontare le frustrazioni quotidiane e riporta il buonumore. Se si è trascorsa una notte insonne il corpo ne risente e si affatica. Questa mancanza di riposo provoca stanchezza, la quale si manifesta in nervosismo e stress. Un momento di pausa dopo pranzo infatti, può servire proprio a rimediare agli effetti negativi della notte trascorsa. Il riposino pomeridiano contribuisce a ricaricare le batterie e a prepararsi a ricevere nuovi stimoli, riesce a dare una spinta in più alla creatività e alla fantasia. Anche la concentrazione giova di questa sana abitudine perché permette di ritrovare l’attenzione al lavoro o nello studio. Il riposino dopo pranzo è quindi un vero e proprio toccasana per mente e corpo: se ne abbiamo la possibilità quindi è molto consigliato prendersi del tempo per il riposo, preparando così il nostro cervello a ricevere con prontezza nuovi stimoli.
Riposo sì, ma con qualche attenzione!
Dopo pranzo, a stomaco pieno, il desiderio più grande di tutti è quello di distendersi su un comodo e accogliente divano per rilassarci nel silenzio più totale. Il riposo pomeridiano riserva numerosi benefici per il nostro organismo, importante però è limitarne la durata. La pennichella infatti non dovrebbe mai superare i 30 minuti per potersi risvegliare rigenerati e attivi. Superando questa tempistica il rischio è quello di svegliarsi scombussolati, più stanchi di prima, oppure con un forte mal di testa.
La pennichella pomeridiana è una buona abitudine che garantisce numerosi benefici ma non deve presentarsi subito dopo essersi alzati da tavola dopo il pranzo. Se ci si corica immediatamente dopo aver mangiato si rischia di causare problemi alla digestione, rallentandola o provocando problemi intestinali come gonfiore, dolore allo stomaco e nausea. L’ideale per tutti sarebbe quello di aspettare circa 30 minuti dopo il pranzo, magari facendo anche una breve camminata, per poi potersi riposare in tutta tranquillità.