Sono molte le credenze, leggende, linee guida su come posizionare il letto per dormire al meglio. Alcuni concetti sono luoghi comuni, altri credenze antichissime, altri ancora leggende tramandate di generazione in generazione. Dormire con la testa a Nord rientra tra queste credenze: cercheremo quindi di capire se si tratta solo di un mito o se davvero dormire con la testa posizionata verso nord porta dei benefici alla qualità del sonno e alla nostra vita quotidiana.
È sempre importante ricordare che la qualità del sonno è data dalla combinazione di molti fattori e che quindi il posizionamento della testa non potrà essere il fattore determinante ma uno dei fattori, come tipo di materasso e cuscino, stile di vita, livello di stress, ecc. che contribuiscono a migliorare (o peggiorare) la qualità del sonno.
Il mito del dormire con la testa a nord
Stando a quanto sostiene il Feng Shui sull’orientamento del letto, un’antica arte cinese che insegna come organizzare lo spazio abitativo, dormire con la testa a nord facilita l’addormentamento e migliora la qualità del sonno.
Secondo le disposizioni dei campi elettromagnetici, questi si espandono verso sud, di conseguenza, dormire con la testa a nord implica posizionare il polo positivo del corpo (ovvero la testa) in opposizione al polo negativo della Terra (il sud inteso come punto cardinale), facilitando lo scarico elettrico del nostro corpo durante il riposo.
La scienza suggerisce inoltre un’altra motivazione del perché dovremmo dormire con la testa a nord: porterebbe la pressione arteriosa ad abbassarsi per la presenza di ferro nel sangue che seguirebbe il naturale flusso magnetico, facendo quindi sì che il sistema circolatorio possa riposarsi limitando il dispendio di energie del nostro fisico.
Dormire con la testa a nord: offre davvero benefici?
L’abbassamento della pressione arteriosa sarebbe quindi il principale beneficio del dormire con la testa a nord. In questo modo, la qualità del sonno migliorerebbe poiché l’organismo registrerebbe un leggero calo di attività utile a favorire un maggior rilassamento durante il riposo notturno. Tutto ciò funzionerebbe se supportato dai normali principi che regolano il buon riposo come l’aver consumato una cena leggera, aver affrontato una corretta digestione ed aver evitato attività stressanti prima di andare a dormire.
Qualora dormire con la testa a nord non fosse possibile per molteplici ragioni quali ad esempio ragioni di spazio e disposizione dei mobili, gli esperti del settore suggeriscono di ricercare come alternativa una posizione lungo l’asse nord-est/sud-ovest.
La direzione corretta della testata del letto
D’altro canto, secondo i principi accettati scientificamente del Vastu Shastra (“scienza della costruzione”) ovvero il sistema di progettazione indù basato sugli allineamenti direzionali, la testa dovrebbe essere posizionata verso sud in quanto il nostro corpo può essere considerato come un magnete con la testa rappresentate il Nord e i piedi il Sud.
Dormendo quindi con la testa verso Sud, i campi magnetici della testa vanno verso il Sud della Terra ed entrano nel nostro corpo attraverso i piedi dal Nord magnetico terrestre, formando un benefico ciclo magnetico (magnetic loop). Questo accade perché, come ben noto secondo la teoria del magnetismo, gli opposti si attraggono e gli uguali si respingono.
Particolarmente consigliato è, inoltre, dormire sul fianco sinistro: scopri perché nel nostro articolo di approfondimento.
Dormendo al contrario con la testa verso Nord, i campi magnetici del corpo e della Terra non sono in armonia e questo porta a disturbi nella circolazione sanguigna, agitazioni mentali e un sonno disturbato.
Esistono quindi diverse scuole di pensiero che suggeriscono diversi posizionamenti della testa quando si dorme. A seconda di quello che si riterrà più valido e consono alle proprie esigenze si stabilirà come disporre l’arredamento della camera da letto, ovviamente partendo dalla testata del letto.