Il correttore per materasso, meglio conosciuto come “topper”, ha lo scopo di rendere più confortevole e durevole il nostro vecchio materasso, cambiandone le caratteristiche per renderlo in grado di offrirci un buon riposo. Il momento migliore per comprare questo rivestimento aggiuntivo è quando il materasso è ancora in buono stato, ma non più soffice e comodo come nel periodo immediatamente successivo all’acquisto.
Il topper migliora la performance sia di un materasso troppo rigido, rendendolo più morbido sul lato su cui ci stendiamo, sia su un materasso eccessivamente soffice, indurendone la superficie per renderlo più sostenuto. Economico, pratico, e di alta qualità, il correttore per materasso è un acquisto ideale per chi già possiede un materasso ma desidera incrementarne il grado di accoglienza.
Cos’è un correttore per materasso
Il correttore per materasso consiste in una lastra, generalmente in lattice o in memory foam, che si aggancia al materasso, creando così una superficie di appoggio più ergonomica e confortevole rispetto a quella di un materasso che ha perso di elasticità e comfort. Si chiama correttore poiché la sua funzione è quella di correggere le anomalie di un materasso che non risponde più alle nostre esigenze perché ha perso le sue caratteristiche iniziali, o perché il nostro corpo è cambiato rispetto a quando l’abbiamo acquistato.
Anche noto come topper, proprio perché va sistemato sulla parte superficiale (“top”) del materasso, il correttore per materasso si fissa con elastici da agganciare alla superficie inferiore del materasso. È una soluzione economica e versatile, disponibile in altezze e misure variabili, da un minimo di 3 cm a un massimo di 10 cm, a seconda della dimensione del materasso. La struttura del letto non sarà minimamente alterata dall’introduzione di questo nuovo elemento sotto le lenzuola, ma la performance del materasso subirà un miglioramento notevole e immediato.
I motivi per cui è consigliato
L’acquisto di un correttore per materasso è consigliabile per diverse ragioni. Prima di tutto, un topper ha le potenzialità di rendere notevolmente più accogliente il materasso, aumentandone l’effetto di ammortizzazione o la capacità sostenitiva. Inoltre, ha anche una funzione protettiva: preserva il materasso in caso di macchie, e favorisce la traspirazione impedendo che l’umidità in eccesso penetri all’interno del materasso. Un ulteriore vantaggio è la garanzia di risparmio economico e praticità di un prodotto che permette di ridurre l’investimento necessario per l’acquisto di un nuovo materasso, promettendo ugualmente un miglioramento della qualità del sonno. In sintesi, l’acquisto di un topper è consigliato al fine di correggere e migliorare le caratteristiche di un materasso, proteggerne la superficie, e disporre di un supporto utile a migliorare la qualità del sonno da portare con sé anche durante i viaggi e le notti passate a dormire su materassi estranei.
Come sceglierlo
In commercio, le tipologie di topper più diffuse, efficaci e versatili sono quella in memory foam e quella in lattice. Al momento dell’acquisto, è importante assicurarsi che la lastra interna del correttore sia alta non meno di 5 cm, poiché uno spessore inferiore potrebbe non assicurare un livello di comfort ottimale. Inoltre, il correttore in lattice o memory deve necessariamente essere in grado di agganciarsi al materasso in maniera stabile, poiché se dovesse spostarsi durante il sonno, potrebbe provocare fastidio e compromettere una corretta postura da supini.
È, dunque, fondamentale controllare bene l’affidabilità e solidità del sistema di aggancio prima di acquistare il topper. Da non sottovalutare, la tipologia e la qualità del tessuto di rivestimento. I tessuti sintetici vanno evitati: in quanto poco traspiranti, rischiano di incrementare la sensazione di calore nei mesi più caldi dell’anno. La miglior tipologia di topper è quello sfoderabile, ovvero provvisto di fodera esterna removibile e lavabile in lavatrice.