Colpi di sonno improvvisi, come prevenirli ed evitarli

Conosciuto anche come “momento di abbiocco” o sonnolenza diurna, il colpo di sonno colpisce circa il 15% degli italiani in qualsiasi momento della giornata e può preannunciarsi con sintomi come palpebre pesanti, testa ciondolante, scarsa attenzione, visuale sfocata, occhi che bruciano e sbadigli frequenti.
Le cause possono essere veramente molteplici, dalle scorrette abitudini alimentari alla mancanza di riposo, indotto anche da malattie del sonno come l’insonnia. Come prevenire, quindi, problematici episodi di addormentamenti improvvisi?

Riposare adeguatamente

Una delle cause principali della sonnolenza sono sicuramente le insufficienti ore di riposo notturno. Dormire almeno 7/8 ore a notte è infatti fondamentale per recuperare le energie necessarie ad affrontare una nuova giornata ed evitare crolli di concentrazione a lavoro. Sono pure consigliati pisolini pomeridiani (dai 5 ai 25 minuti) o, se non è possibile, momenti di pausa dalla durata di 10 minuti, in cui semplicemente distendersi e chiudere gli occhi. Attenzione invece a non superare la soglia dei 20/30 minuti: vi è il rischio di cadere in un sonno profondo e alterare di conseguenza il proprio orologio biologico interno.
Un altro punto fondamentale è il coricarsi nei tempi appropriati. Viene considerata la fascia oraria migliore quella che comincia alle 22:00 e termina alle 02:00, in quanto sono le ore in cui il nostro corpo raggiunge uno stato di rilassamento maggiore.
Da evitare distrazioni quali smartphone, televisione, tablet e computer, in quanto spesso usati, a causa dell’incapacità di monitorarsi, fino a notte fonda.

Dieta equilibrata

Anche una nutrizione scorretta può essere un fattore scatenante dei colpi di sonno. È importante non saltare i pasti (soprattutto la colazione), mangiare tre volte al giorno porzioni poco abbondanti accompagnati da spuntini sani, a base di frutta, verdura, noci, prodotti integrali o yogurt, e ridurre invece il consumo di grassi.
Pure disidratazione e fame causano sonnolenza, quindi è essenziale non dimenticare di bere sufficiente acqua, astenendosi invece da bevande zuccherate e alcolici, i quali compromettono la qualità del sonno.
Per tenersi svegli, viene sempre consigliata una tazzina di caffè, grazie alla sua capacità di aumentare la concentrazione e la reattività. Tuttavia, il tè è in grado di donare energia per un periodo molto più prolungato e non ha effetti collaterali negativi sulla psiche, quali dipendenza, sintomi nevrotici e tensione, come invece può avvenire con l’assunzione di caffè. Anche il ginseng è una soluzione opportuna.

Attività fisica

È risaputo che allenarsi regolarmente promuove uno stile di vita sano, ma è pure in grado di migliorare notevolmente la qualità del sonno. Alcuni studi condotti da un’università in Georgia testimoniano inoltre come l’attività fisica e lo sport siano più validi di medicinali e integratori energizzanti.
Anche lo yoga, essendo una ginnastica ottima per stimolare e riscaldare i muscoli, è ideale per chi soffre di episodi di sonnolenza.

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