La fama del cashmere dipende dall’incredibile sensazione avvolgente che dona e dalle speciali proprietà isolanti che hanno già sedotto principi e imperatori e che hanno già conquistato con successo il mondo della moda. Materassi Verona Valsecchi racconta la storia di questo materiale nobile.
Le qualità del Cashmere
Il cashmere è più morbido della lana di pecora, più caldo e anche più isotermico e proprio grazie alla sua morbidezza si può portare direttamente sulla pelle senza temere alcun prurito. La raffinatezza e l’elevata qualità che lo contraddistinguono gli hanno permesso di approdare anche nel mondo della produzione di tessili e complementi d’arredo per la casa.
Basta pensare a plaid e coperte, fodere per cuscini, fino ad arrivare a morbide borse dell’acqua calda. Il prezioso filato di cashmere è spesso declinato nelle delicate nuance monocromatiche del grigio, del panna e del nocciola chiaro per dare alla zona notte uno stile romantico e shabby chic.
E per sopportare il freddo di alcune notti invernali (ma sempre con stile!) via libera a calzini, tute, pantofole e vestaglie morbidissime. Ma qual è l’origine di questo materiale così pregiato?
La scoperta del Cashmere
La leggenda narra che Marco Polo già del XIII secolo abbia scoperto, in alcune grotte della Mongolia, le rappresentazioni di alcune capre. Si pensa quindi che già in tempi lontanissimi gli abitanti di quelle zone conoscessero un particolare tipo di capra capace di fornire una lana particolarmente calda e morbida.
Sugli altipiani del Ladakh e del Tibet in Himalaya, ad un’altitudine media di 4000 metri vive la Capra Hircus, animale oggi addomesticato e conosciuto anche con il nome di capra Pashmina. Per sopportare gli inverni, che sull’Himalaya raggiungono anche i -40°C, questi animali sono ricoperti da uno spesso strato formato da lunghi peli e da un altro strato di lana fine, morbida e calda. Proprio da questo secondo strato deriva il cashmere, così famoso in tutto il mondo.
Sull’Himalaya, dove le capre sono selvatiche, si raccoglie la materia prima con un metodo artigianale ed ecologico. Con l’arrivo della stagione più calda, le capre si strofinano contro le rocce e gli arbusti per accelerare la muta, lasciando impigliati molti ciuffi del loro prezioso pelo che i montanari locali raccolgono ripercorrendo la montagna.
Nella regione della Mongolia Interna, poi, vive quasi l’80% della popolazione mondiale di Capra Hircus. In queste zone l’allevamento di questi animali avviene in maniera artigianale e rappresenta la fonte maggiore di sostentamento per la popolazione rurale. Qui i pastori, a primavera, tagliano prima i crini esterni con le forbici e poi raccolgono la parte più fine con appositi pettini.
Dopo la muta dell’animale o dopo la tosatura, i suoi peli vengono selezionati (ottenendo così un cashmere di qualità più o meno alta), puliti e poi tessuti in fili per ottenere maglie più fini (2 fili) o più spesse (fino a 10-12 fili).
Negli anni l’allevamento di questa particolare razza di capre si è diffuso anche in Iran, Russia, Afganistan, Turchia e India.
Una capra produce solo 100 grammi di cashmere utilizzabile, quindi per la creazione di un pullover è necessaria la lana di almeno 2 capre fino a quella di 6. Anche per questo motivo, il cashmere è a tutti gli effetti simbolo di raffinatezza, lusso ed attenzione per il dettaglio e ogni anno se ne producono solamente 5 milioni di chilogrammi in tutto il mondo.
Il meglio del Cashmere: Constellation™ Elite™ climatizzato
Valsecchi ti invita a scoprire le versioni climatizzate della collezione Constellation™ Elite™: imbottiture di altissimo pregio a triplo strato in cashmere-pura lana vergine con strati in Relastic™ Fiber e in poliuretano performante ad elevata elasticità. L’eccellenza come segno distintivo della qualità, espressione di unicità. L’abbinamento materasso/topper è l’enunciazione di comfort assoluto e piacere del riposo: molteplici combinazioni di straordinaria comodità dedicata a chi desidera solo il meglio per il proprio benessere.
Ti aspettiamo nei nostri negozi di Verona!