Agevolazioni fiscali 2018/2019 e dispositivi medici: facciamo chiarezza

All’interno di questo blog abbiamo ripetuto più volte come il materasso e l’intero sistema letto siano una componente fondamentale per il riposo quotidiano e il benessere a tutte le età. In alcune situazioni si tratta di dispositivi medici essenziali per permettere a chi ne ha bisogno di alleviare o migliorare problemi di salute di vario genere.

Alcune tipologie di materasso rientrano nella categoria dei dispositivi medici perciò possono fare parte dell’insieme di spese detraibili attraverso il modello 730 o il modello Unico.

Cos’è un dispositivo medico?

Secondo il decreto legislativo n. 46 del 1997 che stabilisce la definizione di dispositivo medico, fanno parte di questa categoria, strumenti, apparecchi, impianti, sostanze o prodotti che hanno come scopo la diagnosi, la prevenzione, o il controllo di una malattia, oppure l’attenuazione o la compensazione di una ferita o di un handicap.

Tra i dispositivi medici troviamo lenti oftalmiche correttive, apparecchi acustici, termometri, pannoloni per l’incontinenza ma anche materassi ortopedici e antidecubito che sono dispositivi medici di classe 1.

Agevolazioni fiscali: come funzionano

È detraibile il 19% di questi prodotti attraverso la compilazione del modello 730 o del modello Unico. Per poter avere diritto alla detrazione del 19%, il metodo pagamento del dispositivo medico deve essere tracciabile e deve obbligatoriamente indicare il codice fiscale dell’acquirente, inoltre è necessario che il venditore rilasci la fattura.

La documentazione necessaria per richiedere la detrazione include, poi, il certificato medico che dimostri la necessità di un determinato dispositivo (o, in alternativa, un’autocertificazione) e la marcatura CE medicale che indichi la conformità del prodotto in quanto dispositivo medico.

Bonus Mobili

Il Bonus mobili, consiste in una detrazione Irpef del 50% su spese fino a €10.000 che comprendono arredi ed elettrodomestici. I materassi fanno parte degli arredi, con l’unica condizione di associare a questi acquisti anche lavori di ristrutturazione. In questo modo sarà possibile recuperare metà della spesa in 10 rate annuali.

Anche in questo caso è obbligatorio che il pagamento risulti tracciabile (quindi deve essere fatto tramite bonifico, bancomat o carta di credito) e che il venditore rilasci la fattura specificando che l’acquirente ha intenzione di beneficiare di questa specifica agevolazione. Tra i documenti da presentare si aggiunge anche la dichiarazione di ristrutturazione con riportata la data di inizio lavori.

Vieni nei nostri negozi a trovarci, saremo lieti di fornire ulteriori informazioni riguardo le agevolazioni fiscali!

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